Ancora una volta il nostro amico Luciano Canullo, ci racconta una sua uscita in backcountry. Questa volta ci racconta non solo le sue avventure, ma anche le emozioni che prova durante le sue gite in fuori pista.
Eccoci in un altro racconto delle mie uscite in Backountry. Due giorni esplorando la Val di Panico, La Val di Bove. Spesso vi descrivo di luoghi fantastici, ma questa volta vi voglio raccontare le sensazioni che provo.
Meditazione e tranquillità durante le salite, neve che fin la partenza, invitano a discese uniche con la soddisfazione di un’ immersione totale nella natura. Le più delle volte vado da solo, davanti al mio zaino sono pronto per la salita e penso: “Ma chi me lo fa fare?”
Carico lo zaino sulle spalle, in questo momento mi viene fuori tutta la voglia di partire, un po’ alla volta il mio corpo comincia a lavorare, sono solo intorno a me non c’è nessuno, ne seggiovia o il traffico delle piste.
Salgo, ma con l’aumentare della pendenza il passo diventa sempre più duro, i miei bastoncini telescopici mi sono di grande aiuto e mi evitano di scivolare indietro.
Il peso dello zaino e della tavola si fa sentire sempre di più, passo dopo passo il respiro si fa più sofferto e le mie gambe sono pesanti come il piombo.
Lo sforzo degli ultimi metri mi a segnato con respiri pesanti, la tavola ha caricato le mie spalle del suo peso per gli 850 mt di dislivello ancora100 mt e raggiungo la meta.
I movimenti si sono ormai automatizzati, il raggiungimento della cima è il momento di massima intensità delle mie sensazioni, la vista è mozzafiato e mi fa dimenticare la fatica della salita durata tre ore.
Durante la salita ho sudato parecchio, devo compensare con un the caldo e un paio di barrette energetiche, nonostante la discesa non sia così faticosa come la salita ci vorrà una certa forza e voglio essere in perfetta forma.
Tra pochi minuti comincerò la magica e unica sensazione, il prezzo che ho pagato per la salita è ora di riscuoterlo. Lentamente mi dirigo verso lo spigolo da dove partirò. Semaforo verde inizia la discesa, è una pista immensa un enorme pendio di power, sento sotto i piedi la tavola che plana, il lieve fruscio della neve è la pace dei sensi e poi di nuovo neve, la pista è ancora lunga, lunghissima, ma come tutte le cose meglio provarle che leggerle, meglio surfare che descriverle. Spirito libero ( Lomonero).
Foto e Testo Lucio
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