Questa volta vogliamo trattare un argomento che tocca il cuore di tutti gli snowbarder … lo stile!
Che si parli di trick spessi o semplici, quello che sempre di più ci appassiona sono le “vibrazioni” che lo stesso trick riesce a trasmetterti sia quando lo fai, ma soprattutto quando lo vedi fare…e, più stiloso è il rider, più la vibrazione è forte!
Con Antonio Benegiamo andiamo a trattare proprio questo argomento …lo snowbarding è (ancora) una questione di stile!!! Spin to win?  

photo curtesy NITRO Snowboard

Poche cose mi hanno fatto letteralmente saltare in piedi sul divano (citazione che farà sorridere gli appassionati di MotoGP) come è successo vedendo Zeb Powell tirare fuori dal cilindro uncoffin to backflip method durante gli Xgames di Aspen a Gennaio. Un concentrato di creatività e follia che mi ha fatto ricordare quanto lo snowboarding sia permeato dalla costante ricerca per il piacere estetico e per il divertimento, il tutto condito con abbondante adrenalina.

Ho cercato a lungo di individuare i termini adatti descrivere il brivido caldo che ho provato in quel momento ma due parole si presentano ridondanti nel mio pensiero: style matters, e non mi sto riferendo agli occhiali rosa a forma di cuore, o perlomeno non solo a quello.

The Knuckle Huck è stata senza dubbio una delle competizioni più apprezzate recentemente, alla sua seconda edizione proprio durante quest’anno, successo dovuto alla capacità di esaltare il lato più ”infantile” e primordiale dello snowboarding legato al piacere, alla fantasia e al gioco. Questa tipologia di eventi è il frutto di un percorso che ha visto nascere tricks impossibili, spingendo il livello oltre orizzonti fantascientifici guidati dall’ottica dello ”spin to win” (per la quale progredire significa aggiungere rotazioni) e che ora riassapora il fascino della personalizzazione e dell’interpretazione. Quando mi sono chiesto infatti per quale ragione alcune persone non si entusiasmassero nel guardare le gare nei format classici, mi sono reso conto che essi appaiono piuttosto monotoni ad uno sguardo meno allenato o, per quel che mi riguarda, meno ossessionato dalla tavola.

photo curtesy NITRO Snowboard – rider: Austin Smith

Che questo tipo di approccio sia una delle ragioni che hanno visto lo snowboarding perdere, in parte, il proprio appeal nel corso del tempo? La creatività è uno dei mattoni che compongono le fondamenta della disciplina, di un palazzo dove gli innovatori sono accolti a braccia aperte e trovano spazio per dar vita ad idee che infrangono gli schemi.

photo curtesy NITRO Snowboard – rider: Zeb Powell

Mentre ai Giochi Olimpici lo standard sembra restare quello conosciuto ai più, tutto intorno prende vita un numero sempre maggiore di competizioni alternative, le quali abbracciano lo spirito che accompagna lo snowboarding fin dai primi passi e che ne fa uno ”sport” fortemente votato agli aspetti ludici ed estetici.
Accanto a The Knuckle Huck hanno fatto il proprio esordio, nello stesso contesto, novità come The Superpipe Session (da quanto non si vedevano straight airs in una gara di superpipe?) e The Rail Jam, in entrambi i casi il flow, la creatività e l’interpretazione del tracciato sono i punti cardine del sistema di valutazione, anch’esso rivisionato in favore del nuovo ”live ranking system”.

photo curtesy NITRO SNowboard 

A rendere il contest ancora più hardcore è l’idea di organizzare il tutto in un ”jam format”, con immenso piacere per chi come il sottoscritto viene dal mondo dello skateboarding e sente un po’ di nostalgia per l’attitudine anarco-punk che ha caratterizzato il movimento sin dagli esordi.

photo curtesy NITRO SNowboard

Una direzione analoga ha seguito l’organizzazione del DewTour, con l’introduzione negli ultimi anni di eventi quali il Modified Pipe, in cui le idee di halfpipe e slopestyle vengono ibridate in un park futuristico per gli amanti delle transizioni e lo Streetstyle, portando accaniti jibber di città a scatenarsi in combo strizzacervelli e che insieme ai casi precedenti percorrono gli stessi sentieri di Rock A Rail, manifestazione imperdibile per gli amanti della ferraglia.

Per i meno esperti di tricks ma che vogliono godere di gare basate sull’anima giocosa dello snowboarding, SKOLF è uno di quei progetti in cui le idee visionarie vengono contaminate da ignoranza allo stato puro, mettendo in piedi uno dei funny contest più riusciti degli ultimi tempi. Quando slidare un rail preceduto (e seguito) da una serie di gobbe killer sembra qualcosa di troppo avventato, o inserire quattro grab in un solo air non vi era ancora passato per la testa non preoccupatevi, c’è chi ci ha pensato per noi.

photo curtesy NITRO SNowboard

Anche in terra nostrana non mancano le occasioni di godere di un riding stiloso alla portata di tutti, basato su creatività e spirito di gruppo: è il caso di Hammer With Homies, di cui abbiamo raccontato qui su HotIceSnowboard.it

Double Pipe rappresenta un ulteriore esempio di come progettare park innovativi possa spingere in alto la fantasia dei riders, mettendo a disposizione dei veri e propri parchi giochi all’interno dei quali rails, kickers e transizioni si alternano allo scopo di portare lo stile ed il flow sotto la luce dei riflettori.

Non finisce qui, perchè scavando negli esperimenti passati ci si imbatte in competizioni al limite dell’immaginazione tra cui Ultra Natural, frutto della follia dei freestyler amanti della neve fresca e degli atterraggi morbidi.

photo curtesy NITRO Snowboard – rider: Zeb Powell

Per vari aspetti lo snowboarding moderno si ricollega quindi al passato, lasciando forse un po’ in disparte la visione dello stesso come uno sport vero e proprio e riabbracciando i concetti della libera espressione, del divertimento e dello stile, linea guida rimarcata nella presentazione del nuovo  tracciato per gli US Open 2020.

photo curtesy NITRO SNowboard – rider Knut Elias (Team Manager Nitro Snowboard)

Lucas Baume, aka YungDoli, è uno dei riders del momento che ha di proposito abbandonato il circuito delle competizioni per dedicarsi ad un approccio differente e che tramite la sua definizione diSurf Sexy si dichiara apertamente distante dal concetto di “spin to win”, focalizzandosi sull’estetica e sul flow (che può essere discutibile per quanto concerne l’outfit – che comunque piace 🙂 -, ma non i tricks).

Ora che l’emergenza sanitaria ci costringe a mettere da parte gli scarponi perchè non approfittarne allora per scatenare la fantasia e progettare il nostro prossimo “dream trick”?

photo curtesy NITRO SNowboard – rider: Griffin Siebert

Divertirsi è la parola chiave che ci porta a godere dello snowboarding più puro e ad interpretare la montagna secondo il nostro stile. Non importa che il terreno di gioco siano i grandi gap o il flatground più burroso,spirito di condivisione e passione sono le forze che spingono la scena verso una continua evoluzione, per il piacere dell’occhio e della mente, anche mentre siamo seduti sul divano.

Testo: Antonio Benegiamo
photo curtesy NITRO Snowboard