La settimana bianca: il momento forse più importante e sentito da chi è appassionato di snowboard…i giorni da ricordare con gli amici al bar, raccontando di quel fuori pista, di quel salto e di quella indimenticabile serata in disco o al pub… beh, questa settimana per noi dell'Hot Ice sarà sicuramente indimenticabile, non tanto per i soliti fuori pista, salti e serate in disco, quanto per tutte le vicissitudini che ci hanno accompagnato per tutti i sette giorni trascorsi tra viaggio di andata, permanenza e ritorno da Livigno.
Poi tutto passa ed esclusi Luca e Alessandro che ne avranno per un po', alla fine sono sempre momenti belli da ricordare.
Questa volta non voglio solamente fare un reportage su Livigno, tanto se ne parla già così bene che non c’è bisogno che lo faccia anch’io. Vorrei solo raccontare di un gruppo di ragazzi che si è spostato alla volta di Livigno e che, dalla partenza fino all'arrivo, ne ha da raccontare delle belle; che ora fanno sorridere (come un film di Fantozzi), ma durante la settimana non lo hanno fatto assolutamente.
Viaggio di andata: ingorgo provocato da due fuori strada di lusso sulla strada per Livigno; nemmeno a crederci, due fuoristrada che bloccano il traffico per tre ore e quindi arrivo in tarda serata, ma fin qui nulla di troppo strano.
Luca in Ospedale a Sondalo
Poi, durante la permanenza, oggi giorno sembrava di sentire un bollettino di guerra: il primo giorno ci sono state le prime vittime della febbre;
ancora Luca
il secondo giorno abbiamo una frattura della terza vertebra (fortunatamente nulla di grave), intanto continuano gli allettamenti per febbre;
il terzo giorno un polso rotto e naturalmente continua ad aumentare il numero dei febbricitanti;il quarto giorno un dito rotto e il numero degli allettati aumenta esponenzialmente;
quinto giorno infezione ad un gomito con necessità di pronto soccorso, ma fortunatamente sembra che il numero degli ammalati si sia stabilizzato;
sesto giorno si innesca un’epidemia di virus intestinale e quindi tutti quelli che si erano salvati dalla febbre incominciano stare male per il nuovo virus arrivato appositamente all’Hotel San Carlo per farci compagnia.
Partenza: alle dieci del mattino partiamo per il rientro mentre il virus intestinale continua a mietere paura e vittime.
Alla dogana ci prendono come campione da esaminare per un controllo; risultato un orologio sequestrato e tre ore fermi alla dogana.
Riprendiamo il viaggio di ritorno con soste varie per i poveri colpiti dal virus intestinale, che ogni tanto dovevano rimettere…ma, si sa, non si può sempre guadagnare!
Beh diciamo che alla fine siamo arrivati al capolinea e alcuni hanno detto anche: …”era ora”. Chi avrebbe mai pensato di sentire una frase del genere dopo una settimana bianca a Livigno!
Comunque tutto passa ed anche questa è stata una bella avventura da poter condividere con tutti voi che leggete. Però come potete vedere dalle foto, saltuariamente anche noi ci siamo divertiti!
Alla fine il gruppo ha portato a casa il risultato, ecco perché bisogna sempre essere uniti e fare gioco di squadra.
Bando a tutte le ciance che ho scritto; un abbraccio forte a Luca e Alessandro, ma non tanto da causare danni viste le loro condizioni fisiche; poi un pensiero veramente profondo alle persone che la scorsa settimana hanno perso la vita a causa delle valanghe sulle montagne che hanno fatto sempre divertire e continueranno a farlo.
Foto: Maurizio Morici
Angelo Pierangeli
Pamela Ciattaglia
Jacopo Dottori
