Un'altra intervista di livello…questa volta tocca al "buccia" alias Marco Bucciarelli, grandissimo batterista degli Stremaganza. Ci facciamo raccontare le sue esperienze musicali, come vede il panorama musicale italiano e cosa pensa dell'accoppiata snowboard-musica.
– Ciao Marco, raccontaci un pò di te? Beh da dove possiamo iniziare? 28 anni vivo a Milano da qualche tempo ma ho ancora il cuore a Serra San Quirico, il mio “paesino” natale, nell’entroterra marchigiano. Musicista per “missione” e in più lavoro in grandi produzioni del mondo dello spettacolo seguendo concerti live (Vasco Rossi, The Wailers, Zap Mama, Yellow-Man,Luca Dirisio, ecc.) e musical teatrali (Grease, Sette Spose per Sette Fratelli, Pinocchio, Cantando Sotto la Pioggia, Tutti Insieme Appassionatamente, A Qualcuno Piace Caldo, Hello Dolly e tantissimi altri, che quasi non mi ricordo più!!!).
Oggi vivo una vita abbastanza normale, ma in passato non sono state tutte rose e fiori, soprattutto per una persona come me, particolarmente legata alla famiglia e agli amici,che spesso per motivi di tournee non riuscivo a vedere per lunghissimi periodi e posso assicurarti che questo era motivo di grandi crisi. Fortunatamente però la famiglia è la FAMIGLIA e i veri amici sono e restano in ogni situazione i VERI AMICI, quindi ora tutto passato!!
– Raccontaci la tua esperienza musicale?
Ho iniziato a suonare la batteria intorno ai 14 anni, anche se questa passione era presente dentro di me già molti anni prima. Ricordo che ho deciso di iniziare a suonare questo strumento nel momento in cui m’è stata fatta sentire una musicassetta dal titolo “Remaster”, di un gruppo di ragazzacci inglesi che si facevano chiamare Led Zeppelin, avevano un batterista cosi potente, che mi ha ipnotizzato fin da subito.
Da lì in poi un crescere continuo,le prime band create con i compagni di scuola, i primi concerti alle feste di paese, fino al punto in cui mi sono detto: “C***O, perché non provarci sul serio?”,e c’ho provato,logicamente molti compagni d’avventura hanno mollato, ma nel tempo ne ho incontrati tanti altri. Fino ad arrivare nel 2000 a formare una band dal nome X-JAM, suonavamo cover dei più famosi PEARL JAM, e nel giro di poche settimane siamo diventati Cover Band Ufficiale Italiana dei PJ. Abbiamo suonato in tutta Italia e abbiamo iniziato ad affacciarci nel mondo del professionismo aprendo addirittura il concerto degli YARDBIRDS (negl’anni ’60 militarono in questa band chitarristi del calibro di Jeff Back, Eric Clapton e Jimi Page e addirittura i Led Zeppelin prima di chiamarsi così erano gli Yardbirds –ndr)….CHE FIGATA!!!!
Dopo qualche tempo, i desideri iniziavano a cambiare dentro ognuno di noi, infatti il gruppo si è sciolto e abbiamo continuato ognuno la propria strada, io mi sono fatto un po’ di classica gavetta, suonando con chiunque mi chiamasse, cover band, progetti individuali, ho suonato per un musical della Compagnia della Rancia dal titolo “Bulli e Pupe” con Marina Massironi, Serena Autieri, Gianfranco Phino e Giorgio Borghetti, ho fatto un mini tour in Germania con una band di musica pop e tant’altro finché un giorno ho preso il telefono e ho chiamato Matteo(l’allora chitarrista degli X-Jam), per proporgli un nuovo progetto, cioè di scrivere brani nostri e proporli in giro.
Da quel giorno sono nati gli STREMAGANZA, dove ad oggi, oltre che esserne il batterista, sono anche autore e compositore dei testi e delle musiche!
– Quali sono in questo momento i tuoi gruppi o cantanti preferiti?
Ce ne sono molti, al primo posto metterei sempre e comunque i Led Zeppelin, ma tra i miei gruppi preferiti ci sono anche i Pearl Jam, Dave Matthews Band, R*H*C*P*, Incubus, Sound Garden, ma anche band italiane come Subsonica, Negramaro, Negrita, Carmen Consoli, il mitico Ivan Gaziani!
-A proposito di Ivan Graziani, ho notato che gli Stremaganza sono molto legati a questo artista, come mai?
Mah…non saprei, la prima volta che con gli Strema abbiamo deciso di suonare una cover, all’unisono abbiamo pensato a Ivan Graziani, è stato un artista vero, puro, forse poco considerato dalla critica e dalla gran parte della gente in passato, ma ha davvero “inventato” un modo di fare musica e l’ha fatta fuori da tutti gli schemi.
A noi piace, e ad ogni concerto dedichiamo un suo brano al nostro pubblico!!
– Naturalmente , ogni musicista ha il suo stile personale, ma penso che tale viene anche fuori dalle esperienze, ossia anche dalla musica che si ascolta da ragazzini! Tu per avere il tuo stile preciso (come un treno svizzero…alle 2 sempre in stazione) e nello stesso
tempo potente a chi ti sei ispirato?
Innanzi tutto grazie per il complimento, è sempre stato un mio obbiettivo suonare “sul tempo”, ovvero preciso e senza alterare mai i tempi di esecuzione, e con potenza!!
Il mio primo “maestro” e stato il batterista di cui ti parlavo prima ovvero John Henry “BONZO” Bonham, drummer dei Led Zeppelin, è stato il più grande di tutti, aveva un groove impressionante e un gusto nel trovare ritmiche e fill nuovi e adeguati per ogni brano che andava a suonare e nel contempo aveva una grandissima base di jazz, che non guasta mai, neanche nelle braccia di colui che ha inventato il “passo” dell’Hard Rock.
E’ certo che non m’è bastato solo ascoltare i dischi dei Led-Zep per imparare a suonare, ho infatti iniziato a prendere lezioni quando avevo 15/16 anni da colui che ho sempre definito il mio “padre” della musica ovvero Patrizio Bettarelli, batterista marchigiano, in seguito ho frequentato l’istituto musicale G.B. Pergolesi di Jesi dal M° Roberto Belelli (per il pop, rock, fusion e lo studio del pianoforte) e M° Alessandro Carlini (per il latino americano).Da circa tre anni ho iniziato a studiare con il M° Lele Veronesi (batterista della Demo Morselli Band, Gino Paoli, Syria ecc. ecc.).
Tutto il resto si realizza calcando i palcoscenici, e studiando tutti i giorni, certe volte ti garantisco che è veramente dura!!!!!!
– Domanda scontata ma di dovere. Come vedi il panorama musicale italiano?
Come faccio a non risponderti con le stesse parole del nostro amico Gigio durante un intervista radiofonica: “C’è un ignoranza che fa spavento” HA HA HA!!!
Scherzi a parte, non la trovo più così critica e traballante come qualche anno fa, credo siano iniziate ad emergere le buone idee dei gruppi, scremando ciò che inizialmente era solo sperimentazione senza sapere qual’era la testa e qual’era la coda di ciò che si andava a suonare! Credo che le band abbiano davvero ottime idee musicali, purtroppo chi rovina la musica in Italia sono proprio i produttori che guardano solo i soldi, le case discografiche che cercano solo il motivetto estivo e in certi casi le radio, che trasmettendoti mille volte a giorno un brano che a primo impatto ti fa vomitare, dopo qualche giorno non puoi più fare a meno di fischiettarlo, è per questo che consiglio di ascoltare molto di più le etichette e le radio indipendenti!
– Parlaci del tuo gruppo, gli Stremaganza!
OTTIMA BAND ha ha ha!!!! Il gruppo è nato da una mia idea in accordo con Emiliano Bernardi (ex cantante degli X-Jam) e Matteo Palpacelli (ex chitarrista degli X-Jam), all’epoca avevamo appena sciolto gl’ X-Jam e dentro di me sentivo l’esigenza di creare la mia musica.
Loro sono stati i primi compagni di viaggio, poi Emiliano per motivi di lavoro ha dovuto abbandonare, e abbiamo contattato due grandi musicisti di Senigallia, Luca Cerigioni alle tastiere e Giovanni Prezzemoli al basso e a quel punto il posto di Emiliano e stato preso con grande stile da Matteo.
Il tempo c’ha regalato molte soddisfazioni, finalisti per Emergenza Rock, finalisti per San Remo Rock, finalisti per Rock Targato Italia, interviste radiofoniche, e recensioni in riviste del settore, ma in alcuni momenti ci siamo trovati un po’ spiazzati, soprattutto quando Luca e Joe hanno deciso di abbandonare il progetto.
A quel punto io e Matteo dovevamo tirare avanti da soli una barca troppo grande da far navigare senza remi, ma per fortuna c’è sempre qualcuno che ti guarda dall’alto, e così siamo venuti a contatto con due musicisti talmente pazzi ma anche esageratamente bravi che tutte le preoccupazioni che avevamo sono svanite in un attimo, sto parlando di Mat “Monky” al basso e Teo Brancadori alla chitarra, abbiamo iniziato a riarrangiare tutti i brani che avevamo in repertorio, trovando delle sonorità più rockeggianti.
In questo momento siamo in studio di registrazione per concludere quello che sarà il nostro primo singolo dal titolo “STRINGIMI”, questo brano era già incluso nel nostro primo lavoro intitolato “STREMAGANZA” un cd che contiene nove tracce inedite di puro pop/rock italiano.
– Dato che nel video Timenza Gang (primo video dell' Hot ICe) sono stati scelti due vostri pezzi, quando scriverai un pezzo sullo snowboard?
Hai perfettamente ragione, e ti chiedo scusa, ma sai non è così semplice per una band dalle radici rock parlare di snowboard.
Non è detto però che questo non avvenga…chissà!!!
– Sò che sei, insieme a Matteo(cantante e chitarrista) un pò l'anima del gruppo; dato che i pezzi sono scritti quasi tutti da te, spiegaci come viene fuori un pezzo dalle parole o dalla musica?
Io e Matteo abbiamo oramai collaudato nel tempo un efficace metodo di lavoro, solitamente parte tutto dalle musiche che sono per la maggior parte composte da Matteo, tranne alcune eccezioni, lui mi propone dei “bozzetti” suonati con la chitarra dove sopra ci improvvisa una linea melodica che in seguito io trasformo in parole e testi. Capita anche spesso che alla fine delle prove che facciamo con la band, ci mettiamo ad improvvisare e alcune volte troviamo in quelle jam alcuni spunti interessanti che poi utilizziamo per i nostri brani.
I testi che scrivo nascono nei modi più diversi, alcuni nascono di getto, quindi in dieci minuti esce fuori un testo che poi neanche viene corretto, altre volte passo nottate sopra le tastiere a suonare e risuonare il brano per far uscire fuori in maniera esatta l’idea che ho in testa. Quasi sempre “racconto” storie che in un modo o nell’altro ho vissuto o che magari ho osservato da lontano e in qualche modo mi hanno colpito, mi capita di scrivere di storie d’amore, di problemi sociali, di cazzate fatte con gli amici o di sogni che qualsiasi persona può avere!
Una volta che siamo in possesso dei due elementi base, musica e testo, si passa alla fase forse più complicata della composizione, ovvero l’arrangiamento, ma questo è compito di tutta la band dove ognuno di noi cerca di mettere “del suo” con il proprio strumento e in alcuni casi, tipo lavori con collaboratori esterni, ci si avvale anche dei consigli di arrangiatori.
– Sei un bravissimo batterista, ma sei anche uno snowboarder; va bene che di tempo libero non ne hai tanto e quindi in questi ultimi anni non hai praticato spesso lo snowboard, ma spiegaci un pò perchè noi snowboarder (mi ci metto anche io) giriamo sempre con le cuffiette nelle orecchie? Potresti rispondermi:…, "dimmelo tu che le metti!"…però purtroppo sono io a fare le domande…quindi sarà per la prossima volta, dai.
Sono convito che la musica sia un elemento energetico.. O forse una droga che aiuta le nostre menti malate a trovare il sottofondo e l’atmosfera giusta per qualsiasi situazione andiamo a vivere.
Prova ad entrare in un rifugio dopo una fantastica surfata e mentre ti sorseggi un delizioso punch senti suonare una canzone di Nilla Pizzi, Luciano Taioli o Tiziano Ferro…sarebbe la fine!!! Ecco allora che un fedele AAAAIII-poood (come pronuncia iPod il mitico Locc) carico di buona musica sarebbe il nostro salvatore!!!
– Dai un consiglio a ragazzi che vorrebbero diventare bravi a suonare
uno strumento.
Partendo dal presupposto che chi ha scelto di suonare uno strumento lo fa davvero per passione e non solo per moda, quello che mi sento di consigliare è di tenere sempre duro, applicarsi continuamente sullo studio dello strumento, avvalersi di insegnanti validi e allargare le proprie conoscenze su più fronti, quindi interessarsi anche di come “funzionano” altri strumenti, di suonare e studiare differenti stili di musica, dallo speed-metal al liscio o dal pop al jazz e soprattutto di mettere in preventivo che ci saranno anche delusioni legati al fatto che spesso ci si aspetta dalla musica, molto di più di quello che lei ti dà…Detto questo il resto è puro godimento!!!!
– Penso che possa bastare, dopo tutte queste domande,
quindi ora e la volta dei saluti e ringraziamenti, sempre che tu lo
voglia fare.
Come no!!! Innanzi tutto ringrazio te per questa splendida opportunità che mi hai dato e per tutto ciò che fai per noi amanti della neve, poi vorrei mandare un enorme abbraccio a tutti coloro hanno fatto diventare grande e importante questo meraviglioso club di snowboard tra i quali il mitico Fiore, Trapanittu e Pam Pam, un saluto anche al mio grandissimo amico e curatore del sito degli STREMAGANZA (www.stremaganza.it) Giorgione il quale so che collabora anche con te, un grazie infinito a tutti coloro che seguono le evoluzioni degli Strema, e per finire un bacio alla mia dolce metà, Miki, che mi sopporta senza sclerale mai…è davvero una santa!!!!
GRAZIE A TUTTI….CIAO!!!