Come ogni anno a novembre uscita prestagionale al ghiacciaio; questa volta Cervinia, che con le sue immense e maestose vette riesce a regalarti sempre grandi emozioni,….a volte belle a volte un pò meno, come in questo caso dove la nebbia e il cattivo tempo hanno fatto da padrone. Ma si sa la montagna è anche questo…
Eccoci di nuovo qui, in viaggio alla ricerca della nostra tanto amata neve che sprigiona un suono così soave quando scorre sotto le nostre tavolette. E noi dell'Hot Ice non ce lo facciamo certo dire due volte, anche se occorre raggiungere l'altro capo del globo per saziare questa nostra fame di snowboard.
Giovedì pomeriggio tutti pronti davanti a Carcò (il nostro solito bar di partenza) con annessi abitanti della zona limitrofa che si chiedono "Eccoli che 'rparte 'si matti…ma 'ndo 'ggirrà tutte le vorte co' 'lli sacchi da mortu?" ci vedono sfrecciare muniti di Fiat Ducato Panorama 2300 TD! Lungo il tragitto carichiamo anche un' Ape (nuovo ingresso nel club) e un Mauro (altro nuovo ingresso nel club) e coadiuvati dai viveri di Trapanittu + cacio de Arpì e dal supporto dei video snowboard di Vallone (mitico Fra').
Cervinia è già dietro l'angolo, e anche lo Yeti's pub. Ore 00'40, l'albergo che ci doveva ospitare sembra deserto!!! Già sento odore di truffa…invece no!!! Le nostre caparre sono al sicuro e la signorina della reception (o recepzion?) ci conduce alle nostre stanze. Bevutina (mhhh…bevutona!!!) al suddetto pub e poi a nanna (oh doma' c'e' da gì a snobordà!!!).
Mhh, il risveglio del giorno dopo è un pò difficoltoso, ma le condizioni atmosferiche favorevoli ci danno la giusta carica e già siamo a Plateau Rosà. Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!! Lo spettacolo visibile dal rifugio Italia (3600 m slm) è come sempre incommensurabile, il Cervino, le nevi perenni (speriamo!!! chissà per quanto…), lo snowpark!!!
Finalmente!!! Per me e come per altri del gruppo è il primo giro di cricchetto della stagione e ogni anno dopo una lunga pausa estiva percorrere i primi metri mi fa sentire un pò impedito (almeno per me!!!)…il controlamina è sempre in agguato e quella sensazione che gli attacchi siano montati "invertiti" non mi abbandona se non dopo una decina di curve.
Dopodichè breve richiamino a qualche tricketto sul flat e sulle gobbe, interminabile risalita con "ancoretta" in compagnia di Ape, dopo estenuante attesa al cancelletto…ed è già ora di pranzo!!! C'è da dire che il listino prezzi di questa amena località è ogni anno più proibitivo per noi "proletari della tavola": apparte lo skipass giornaliero di euri 45 (eh già, anche gli svizzeri vogliono la loro parte!!!) una birra, strudel e panino fanno la bellezza di 20 euri al rifugio Italia!!!Vabbeh, la settimana prossima non mangio. Pista di rientro (si fa per dire, la neve è "navigabile" fino a quota 2500), caffè valdostano per tutti e poi a casa. C'e' tempo anche per un pò di riding urbano:Trippa, Spurio e Fra prendono possesso del parcheggio sotto l'albergo e grazie a spinte reciproche si ollano il muretto di confine chiudendo 180 e 360 to panak…che stile!!! Vorrei potervi raccontare almeno altri 2 giorni di snowboard, ma evidentemente qualcuno ha deciso che per divertirci veramente dobbiamo pazientare ancora e così le fosche nubi che incombevano su di noi ci hanno impedito di salire…ma non di scendere!!! Così come tradizione, almeno dall'anno scorso, sabato 25 scendiamo appunto ad Aosta, al ristorante "Break of House" (che nome del ca**o!) per il No Riding Day.
Che ve lo dico a fare…finiamo in piazza a fare disaster to revert sui pinguini di cemento, spaccare tricicli per strada e cappottare vasi del prezioso arredo urbano valdostano.
In quanto a danni la giornata ha ancora molto da offrire e nella lista finisce anche una porta a vetri attraversata dal corpicino di Trippa a sua volta "eiettato" dal corpicione di Spurio. Come si chiama tutto questo? Goliardia!!!(Ndr. In Val d'Aosta costa meno fare qualche danno piuttosto che snobordare!) Il giorno dopo i fisici sono provati
e anche se all'orizzonte alcune cabine si muovono, le fosche nubi di cui sopra non giustificano 45 euro di pass per salire e trovarsi avvolti nella nebbia agli irti colli.
Per fortuna il cazzeggio non si paga, la Playstation ce l'abbiamo, una scarpa da tirà a Vallò chiuso dentro l'armadio se trova sempre…valigie pronte e si riparte…tutti a casa!!!
Cervinia-Saint. Vincent a manetta! Freni fumanti, passeggeri sbottanti (scusa Spurio!) e via verso casa!
Testo: Andrea aka Loc
Foto: Mauro Ceccacci