Ogni anno è d'obbligo almeno una uscita a Madonna di Campiglio, che con le sue mille risorse non lascia mai deluso nessuno. Sia che ci si voglia divertire sulle piste, sia che ci si voglia divertire al di fuori, Campiglio offre risorse per tutti i gusti.
Lasciamo perdere i divertimenti serali, che poi sono quelli che ti lasciano con il mal di testa per tutto il giorno seguente. Oramai siamo grandi (ma anche no, chi lo sà!!!) ed abbiamo colto il vero senso dello snowboard, quindi a letto presto per essere belli riposati per la giornata seguente (magari!!!).
Primo giorno con sole tempo bello, neve altrettanto buona da far scaldare i muscoli e permetterci di salire fino al Grostè, dove ad aspettare tutti gli amanti del freestyle c'è l'Ursus Snowpark, dove si può trovare strutture di ogni livello che assicurano il divertimento a tutti, meno che a quelli che come me si dimenticano il casco in albergo e che quindi non possono entrare nello snowpark, dato che per entrarvi è giustamente obbligatori il casco. Beh che mi importa ci sono tantissimi altri modi di divertirsi sullo snowboard.
Secondo giorno ci si sveglia di buon ora ma il tempo che si presenta al di fuori della finestra consiglia di attendere un po' per vedere se le condizioni possano migliorare…la cosa non succede quindi la giornata la si passa a “cazzeggiare” per Campiglio e quindi durante il pomeriggio e dopo la cena si notano situazioni freestyle di ogni genere, ma sempre escluso quello sportivo, naturalmente.
Come di consueto se da una parte ti viene tolto qualche cosa, da un altra parte ti viene dato, così il risveglio del terzo giorno è rallegrato da un sole spettacolare che illumina di allegria le nostre facce e le montagne che ci troviamo di fronte. Così partiamo per salire in quota, questa volta tutti con il casco, la neve è perfetta per assicurare una bella giornata.
Due giri di riscaldamento e subito in park a provare le varie strutture; c-box, s-box, wall e jump si susseguono uno dietro l'altro e il divertimento aumenta con il passare dei minuti. “Ape” gira come una trottola, “Trippa” si concentra sulla ricerca dello stile, “Malde” lo segue a rota, “Cias” perfeziona i jump, “Zio Frank” e “Silvà” sfregano spesso e volentieri la trippa sul bancone del bar…ed io mi intrippo con l'altissimo wall in legno. Comunque sfruttiamo quasi tutte le strutture del park, anche quelle un po' più grandi;
i chicker sono fatti così bene che anche le mie ginocchia riescono ad assorbire jump medio-grandi. Complimenti al park ed ai suoi shapers.
Come ogni cosa bella siamo arrivati alla fine del week end e quindi mestamente ci spostiamo a valle per prepararci alla partenza.
Ma dato che tutto passa e quando dico tutto, intendo tutto, passeranno anche i prossimi giorni che ci separano dalla prossima uscita.
Testo: Cristiano
Foto: Cristiano e Alessandro